lunedì 19 agosto 2019

Di autismo, di IBAN e di bambini

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Quello dei bambini-IBAN è un fenomeno che ha preso piede da un paio d'anni a questa parte, con l'introduzione delle donazioni su Facebook. Il format è sempre lo stesso: scatti qualche foto strappalacrime del pupo (meglio se intubato), affermi che la sua condizione è dovuta alla Sanità corrotta (a farla da padrona è l'inesistente correlazione vaccini-autismo) il cui scopo è - ça va sans dire - sterminare gran parte della popolazione mondiale.
È così che un piccolo ma agguerrito esercito di mammine informate (ma è rappresentato anche qualche papà) non esita, tra un "parlateci di Bibbiano" e un "giù le mani dai bambini", a esporre il proprio pargolo in veste di testimonial per donazioni in denaro destinate a non meglio precisate "cure" dispensate da ciarlatani conclamati, finendo più o meno consapevolmente a foraggiare quel fitto sottobosco fatto di loschi figuri (quando non di veri e propri criminali come Davide Vannoni o Tullio Simoncini) dalla dubbia morale che, appollaiati su un ramo come avvoltoi, non aspettano altro che di turlupinare il prossimo con pseudoterapie di nessuna efficacia o addirittura pericolose per la salute.
Adriano Panzironi
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C'è da dire che i familiari dei bambini beneficiari delle donazioni sono sempre molto reticenti quando si tratta di spiegare per quali cure verranno impiegati i soldi raccolti.
Il sospetto è che tale omertà derivi dal fatto che ci si rivolga alle pratiche che somigliano più alla stregoneria che alla medicina, operate dai soliti noti. Ecco quindi che, attratti come mosche dal miele, s'affacciano puntuali al palcoscenico del dolore personaggi come  
  • Adriano Panzironi (Autismo, ecco le vere cause nascoste dalla classe medica) il quale, scimmiottando come al solito altri ciarlatani, non fa altro che rielaborare spacciandola per propria la c.d. "dieta GAPS" ideata dalla dottoressa Natasha Campbell McBride, stretta collaboratrice del "dottor" Robert Young, il pluricondannato inventore della "dieta alcalina".
  • Altro must tra le presunte "cure" per l'autismo è il metodo ideato da Kerri Rivera, fondato su ingestione, bagni e clisteri a base di biossido di cloro (simile alla varechina) e sul protocollo antiparassitario messo a punto da Andreas Kalcker, del quale non si trova traccia tra le pubblicazioni scientifiche ma che dilaga nei migliori siti bufalari.
  • Le terapie chelanti (note anche come detox), spacciate come panacea per tutti mali, non potevano mancare anche nella rimozione di non meglio precisate sostanze tossiche responsabili, a detta degli sciamani che le propongono, dei disturbi dello spettro autistico;fanno la parte del leone tra le terapie chelanti i bagni d'argilla.
  • Secondo quanto riporta il sito web Per noi autistici sarebbe in corso un esodo dall'Italia verso la Russia, dove l'autismo verrebbe "guarito" con l'elettroshock; inutile dire che anche questa "terapia" è priva di qualsiasi fondamento scientifico.
  • L'ultimo grido in fatto di pseudoterapie in grado di "curare" l'autismo è la terapia iperbarica che, a detta dei suoi sostenitori, sarebbe efficace anche contro tumori, traumi cerebrali, Aids, epatite, depressione e malattie neurodegenerative. Peccato che non esistono prove inconfutabili della validità della terapia iperbarica per queste malattie, per cui molti si sottopongono a queste cure rimandando o addirittura ignorando trattamenti più utili.
Bambini-IBAN (click per ingrandire)
Manifestare perplessità sulle raccolte fondi per le presunte cure dell'autismo significa andare incontro agli strali di un nutrito esercito di laureati su Google che avanza compatto per farvi bannare dai social con motivazioni pretestuose. Qualcuno si spinge fino alla minaccia fisica. Gli screenshot sono relativi ad una delle ultime sottoscrizioni comparse su Facebook (click sulle singole immagini per ingrandire).



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