sabato 13 giugno 2020

Le Iene, il Codacons e la sottile arte della manipolazione della notizia

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Le Iene perdono il pelo ma non il vizio e, fedeli alla loro tradizione, anche stavolta cascano con tutte le scarpe nella più becera disinformazione.


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La vittima di turno è il virologo Roberto Burioni, la cui colpa è quella di essere troppo presente in televisione a parlare di materie di sua competenza e quindi (secondo il bizzarro teorema di Alessandro Politi, autore dell'"inchiesta") di essere in pieno conflitto di interessi. A dimostrazione del teorema Politi per prima cosa intervista quel vecchio marpione di Carlo Rienzi, l'eterno presidente del Codacons, il quale, facendo largo sfoggio di condizionali per non incappare nella querela, instilla nello spettatore il seme del dubbio e consegna nelle mani dell'intervistatore la clava per il massacro mediatico. Parte così una passerella di personaggi fatta di spezzoni decontestualizzati e ricuciti ad arte in modo da suffragare l'ipotesi made in Iene-Codacons. Peccato che Le Iene non portino uno straccio di prova a sostegno di quanto affermato e che - soprattutto - si siano ben guardati dall'interpellare il diretto interessato, al quale non è rimasto che affidare la propria difesa a questo post sulla pagina Facebook Medical Facts, in cui si legge tra l'altro:



1) produrre anticorpi monoclonali umani è il mio lavoro dal momento della mia laurea. Ne ho prodotti tanti, ma nessuno di questi è di mia proprietà. La gran parte sono di Pomona Ricerca, una azienda di cui non sono socio ma con la quale collaboro proficuamente da molti anni e della quale sono da molti anni consulente scientifico. Ovvio che qualunque opportunità di collaborazione scientifica venga rimandata alla mia valutazione. Nessuno di questi anticorpi monoclonali è in commercio (sono tutti in una fase molto precoce di sviluppo) e non lo saranno ancora per almeno 10 anni; soprattutto nessuno di questi monoclonali è (purtroppo) diretto contro COVID-19.
[...]
2) la mia collaborazione con la Fondazione Lorenzini riguardo ai vaccini si è concretizzata nella collaborazione per la stesura di un quaderno sulla esitazione vaccinale uscito con il sole 24 ore scritto insieme a una serie di autorevoli colleghi per la quale ho emesso regolare fattura di 1500 euro. Immaginare che questo costituisca conflitto di interesse richiede uno sforzo notevole di immaginazione.
In un post successivo il Professore annuncia l'intenzione di voler procedere legalmente contro chi cerca di minare la sua reputazione:
Sono molto addolorato per quanto affermato sul mio conto e sulla mia persona dalla trasmissione televisiva "le Iene".
È stata messa in discussione la mia professionalità e sono stato accusato di conflitti di interesse su una malattia gravissima, che ha portato lutto e dolore agli italiani. In tutto questo, pensate che non sono stato nemmeno interpellato. Se l'inviato delle Iene lo avesse fatto sono certo che si sarebbe reso conto della verità e quel servizio non sarebbe andato in onda.
La mia storia di vita professionale parla per me. Non ho alcun interesse in cure, terapie, vaccinazioni contro COVID-19 . Non solo non possiedo nessun brevetto su anticorpi monoclonali contro COVID-19, ma nessun progetto di ricerca che anche lontanamente possa riguardare questo tipo di molecole potenzialmente utili contro COVID-19 è collegato alla mia persona.
Mi sono rivolto all’avvocato Fabio Anselmo per chiedergli un’unica e per me fondamentale cosa: ristabilire la verità. L'avvocato ha accettato il mio mandato e lo ringrazio di cuore. Sarà affiancato dall’avvocato Roberto Marchegiani, che da sempre mi difende.
Ho accettato tante critiche. Questa, tuttavia, la percepisco fortissimamente ingiusta.
Ma, a proposito di reputazione, quella delle Iene è poi così specchiata? Ripercorriamo alcuni tra i più clamorosi scivoloni di Golia & C. in campo scientifico.

Il metodo Stamina

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Ventuno(!) servizi dedicati ad una "cura" nata nello scantinato di un truffatore, Davide Vannoni, che sull'onda della pressione mediatica e popolare spinse il Parlamento a sostenere i ciarlatani ignorando i pareri contrari e le proteste dell'intera comunità scientifica.

 

La sindrome aerotossica

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Con una tecnica ben collaudata, partendo da un'anomalia (evento raro ma possibile) dell'impianto di areazione del velivolo, Alessandro Politi dedica all'argomento due servizi facendo passare uno sfortunato caso episodico per un evento sistematico volto allo sterminio dei passeggeri, esattamente come sempre sostenuto dal Principe dei Cazzari Rosario Marcianò, lo sciachimicaro Sanremese che dal suo terrazzino ci svela i complotti di cui Lui è a conoscenza. Perché Lui c'era (cit.).

Per approfondire: Iene e sindrome aerotossica: un esempio di antimetodo (Paolo Tuttotroppo))

La dieta vegana e il tumore di Antonio

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Nella trasmissione del 6 marzo 2014 l'inviato Pablo Trincia intervistava Antonio, un malato di cancro che sosteneva di essere guarito grazie all'alimentazione vegana. In realtà le cose sono andate diversamente: nel 2003 gli fu diagnosticato un tumore al polmone destro e si sottopose ad un intervento chirurgico; dopo tre anni e mezzo fu il polmone sinistro ad essere interessato da un nuovo tumore: nuovo intervento e nuovo ciclo di chemioterapia; nel 2011 gli furono diagnosticate delle metastasi al cervello sulle quali si è intervenuti con un ciclo di radioterapia, terminato il quale Antonio, seguito dalla nutrizionista Michela De Petris e sulla spinta dei consigli reperiti online dal figlio, ha deciso di abbracciare il veganesimo sostenendo che è stata questa scelta a salvargli la vita. In realtà, come ha avuto modo di spiegare l'oncologa che l'ha seguito, è stato proprio il ciclo di radioterapia a far regredire le metastasi.

Per approfondire: Le iene perdono il pelo ma non il vizio. Ecco il servizio sulla dieta vegana che guarisce i tumori (Tempi)

L'imbarazzante endorsement a favore del China Study

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The China Study è un libro stampato nel 2005 basato su una ponderosa  ricerca epidemiologica (The China Project) condotta in Cina a cavallo tra gli anni '70 e '80 da due statunitensi, T. Colin Campbell (professore di nutrizione alla Cornell University) e da suo figlio Thomas M. Campbell, medico.
Le Iene hanno puntato sulla bontà dello studio dei Campbell mentre la comunità scientifica ne criticava duramente la metodica e le conclusioni.

Per approfondire: The China Study: una bufala immortale (nostro articolo)

Il pericoloso esperimento nucleare sotto al Gran Sasso

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Il 21 novembre del 2017 andava in onda un servizio a cura di Nadia Toffa a dir poco - è proprio il caso di dirlo - esplosivo: sotto il massiccio del Gran Sasso, presso i laboratori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), sono in corso pericolose sperimentazioni (il progetto scientifico Sox - Short baseline Oscillation in BoreXino) durante le quali, in tutta segretezza, verrebbero manipolate quantità di Cerio-144 potenzialmente in grado, in caso di incidente, "di inquinare le falde acquifere, la catena alimentare e l’intero mare Adriatico".
In realtà le cose erano molto diverse...

Per approfondire: Le Iene scientifiche (Il Foglio)

Il veleno di scorpione che cura i tumori

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Secondo Giulio Golia in quel di Cuba verrebbe prodotto il Vidatox, un intruglio omeopatico a base di veleno di scorpione, potente antitumorale (ma non ce lo dicono) sul quale però, guarda caso, non esiste alcuno studio che ne dimostri l'efficacia. Nonostante questo e grazie alle due puntate nelle quali Golia decantava le proprietà miracolose del preparato, iniziarono i viaggi della speranza alla volta dell'isola caraibica alla ricerca del prodigioso rimedio che, nonostante la Labiofam (l'azienda produttrice) sostenesse di aver trattato in fase 3 (quella che precede la commercializzazione) oltre 25000 pazienti provenienti da tutto il mondo, era introvabile. Nessuna traccia anche delle sperimentazioni millantate dall'azienda farmaceutica.

Per approfondire: Escozul, scorpioni, bufale e iene (MedBunker)

La bufala del pomodoro cinese

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Questo servizio di Nadia Toffa andato in onda il 27 settembre del 2015 riprende una bufala nata dalla Coldiretti, che per protestare contro l'aumento delle importazioni del concentrato di pomodoro dalla Cina, moltiplicava per due e per tre le quantità realmente importate sostenendo che il grosso del prodotto entrasse in Italia illegalmente. Nel servizio, che abbraccia la fantasiosa ipotesi di Coldiretti, si afferma che un'enorme quantità (120.000 tonnellate/anno) di concentrato di pomodoro di pessima qualità, spesso avariato, di provenienza cinese, entrata illegalmente in Italia, finisce sulle nostre tavole sotto forma di passata.
Ma siamo proprio sicuri che sia così?

Per approfondire: Quale passata ha mostrato il servizio delle Iene sui pomodori cinesi? (Next)

Blue Whale, suicidarsi per gioco

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Matteo Viviani, altro pilastro de Le Iene, in un servizio andato in onda il 14 maggio 2017, mette in guardia gli italiani su di un pericoloso gioco in voga tra gli adolescenti: il Blue Whale. Gruppi di giovani agli ordini di un guru si sottopongo ad una serie di prove sempre più estreme, fino alla prova finale: il suicidio. È subito psicosi collettiva ma non esiste alcuna prova che in italia il fenomeno possa aver preso piede.
È lo stesso Viviani che è costretto ad ammettere, in questa intervista rilasciata al Fatto Quotidiano il 7 giugno, a proposito dei video-bufala che corredavano il servizio:
Me li ha girati una tv russa su una chiavetta e ammetto la leggerezza nel non aver fatto tutte le verifiche, ma erano comunque esplicativi di quello di cui parlava il servizio.
La vicenda ha anche un risvolto giudiziario: Davide Parenti e Matteo Viviani, sono stati indagati dalla Procura di Milano per "diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico". Sono stati assolti dal GIP il 5 novembre 2018. Ne ha parlato Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera in quest'articolo.

Per approfondire: I problemi delle Iene con Blue Whale (Wired)

L'autismo e i vaccini

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In un servizio andato in onda il 28 maggio del 2014, approfittando di una caso di risarcimento per danno encefalico da vaccino (accertato e reale) hanno fatto passare il messaggio della correlazione autismo-vaccini, inventata di sana pianta dall'ex medico e truffatore inglese Andrew Wakefield (che tanto piace a Carlo Rienzi del Codacons) e demolita da centinaia di pubblicazioni scientifiche. In quell'occasione la comunità scientifica insorse e La Stampa pubblicò in un editoriale a firma di Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini e Michele De Luca dal titolo "Iene e sanità: vergognose falsità trash".

Per approfondire: Le Iene il morbillo e la disinformazione medica! (Butac)

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