lunedì 19 agosto 2019

Di autismo, di IBAN e di bambini

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Quello dei bambini-IBAN è un fenomeno che ha preso piede da un paio d'anni a questa parte, con l'introduzione delle donazioni su Facebook. Il format è sempre lo stesso: scatti qualche foto strappalacrime del pupo (meglio se intubato), affermi che la sua condizione è dovuta alla Sanità corrotta (a farla da padrona è l'inesistente correlazione vaccini-autismo) il cui scopo è - ça va sans dire - sterminare gran parte della popolazione mondiale.
È così che un piccolo ma agguerrito esercito di mammine informate (ma è rappresentato anche qualche papà) non esita, tra un "parlateci di Bibbiano" e un "giù le mani dai bambini", a esporre il proprio pargolo in veste di testimonial per donazioni in denaro destinate a non meglio precisate "cure" dispensate da ciarlatani conclamati, finendo più o meno consapevolmente a foraggiare quel fitto sottobosco fatto di loschi figuri (quando non di veri e propri criminali come Davide Vannoni o Tullio Simoncini) dalla dubbia morale che, appollaiati su un ramo come avvoltoi, non aspettano altro che di turlupinare il prossimo con pseudoterapie di nessuna efficacia o addirittura pericolose per la salute.