In questo post [https://goo.gl/gPbP5T] del 19 marzo 2015 Sabina Guzzanti condivideva un messaggio con relativo video di Nando Popu, secondo il quale ci sarebbe un complotto internazionale orchestrato da quei cattivoni della Monsanto allo scopo di sostituire gli olivi autoctoni con piante OGM. Il giorno successivo l'artista corregge
parzialmente il tiro pubblicando un post di rettifica in cui si legge, tra l'altro (errori suoi):
«Nando si è accorto di aver dato un'informazione nel video precedente senza essere in grado di risalire alla fonte.
Ha voluto subito correggere il suo messaggio per estrema CORRETTEZZA.»
e ancora:
«Non ci accapigliamo sulle quisquilie e badiamo alla sostanza: perché mai dovremmo permettere che vengano sradicati i nostri ulivi secolari per essere sostituiti da ulivi OGM?

Al di là del fatto che è tutto da dimostrare che l'olio spagnolo (così come quello greco) siano di qualità inferiore rispetto a quello nostrano, Guzzanti mette ancora una volta l'accento su un'enorme fandonia: Monsanto NON produce semi d'olivo OGM!
Il post si conclude con un doppio carpiato benaltrista:
«Non si sono scusati nemmeno per le armi di distruzione di massa in Iraq, quando questa informazione falsa e inverosimile ha scatenato a una guerra illegale con tutte le conseguenze tragiche che conosciamo Isis compreso.»
"E allora, le foibe?", direbbe la sorella Caterina...
Abbandonata l'impervia strada del complotto Monsanto la nostra eroina non demorde e salta in sella al cavallo di battaglia caro al Comitato No TAP: gli olivi vanno abbattuti per far strada all'oleodotto!
All'astuta soubrette non la si fa, ha capito subito che per far passare dei tubi che penetrano in Salento per BEN 8 km. si devono abbattere alberi che insistono su un'area di circa 3000 kmq! Più o meno come uccidere una mosca a colpi di bazooka...
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Per capire cos'è la Xylella Fastidiosa si può fare riferimento a quest'ottimo documento pubblicato a cura della Regione Toscana: [https://goo.gl/SktTZy].
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*L'articolo è commentato molto bene da Giovanni Drogo per Next quotidiano.
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