domenica 27 maggio 2018

I no-vax calpestano i diritti altrui

The China Study: una bufala immortale

«La Caseina Provoca il Cancro nei Bambini e negli Adulti»



A (ri)lanciare, per l'ennesima volta, l'allarme è il prestigioso sito di divulgazione scientifica salutepsicofisica.altervista.org[¹] che cita - manco a dirlo - il best seller del nutrizionista T. Colin Campbell "The China Study", pubblicato nel 2005 e basato su una ricerca epidemiologica effettuata in Cina a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80 conosciuta come "The China Project".
Lo studio di Campbell, pur contenendo alcune informazioni corrette (ad esempio la correlazione tra il consumo elevato di carni rosse e lo sviluppo di alcuni tumori), è zeppo di inesattezze e ipotesi a dir poco fantasiose. Una di queste è la messa sotto accusa della caseina, una proteina del latte, individuata tra le principali cause dello sviluppo del cancro. Sulla base di questa affermazione Campbell estende la cancerogenicità a tutte le proteine animali. L'affermazione è parzialmente vera: effettivamente esiste una relazione tra la caseina e lo sviluppo di alcuni tumori, ciò che lo studio omette di dire è che la stessa relazione esiste per tutte le proteine (comprese quelle di origine vegetale), tuttavia il consumo di latte è scientificamente riconosciuto come fattore protettivo verso patologie importanti (malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e, guarda un po', molti tipi di tumore).

martedì 22 maggio 2018

NMG - Un'altra santona indagata per il caso di Marina Lallo


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«Ciao Germana, ti mando un aggiornamento: il neo non migliora. E' ancora più gonfio, sanguina, ha un cattivo odore, mi fa male ed è sempre più brutto».
«Cosa stai prendendo come rimedio omeopatico? Ci vediamo presto, intanto tu lavora sul perdono e cerca di incontrare il tuo ex»

Questo uno degli scambi, durati nove anni, tra Marina Lallo, affetta da un melanoma magligno, e la sua dottoressa Germana Durando (omeopata e fedele seguace del criminale Rike Geerd Hamer). Marina Lallo è morta nel 2015, all'età di 54 anni, dopo aver tentato senza successo un intervento chirurgico, quando la sua condizione era ormai disperata. Grazie all'esposto del fratello Rudy, medico, la dottoressa Durando è stata processata e condannata nell'aprile dello scorso anno a due anni e sei mesi di reclusione per l'omicidio colposo della paziente.[¹]
Nell'aprile di quest'anno la vicenda ha un seguito, infatti è indagata per concorso in omicidio colposo la dottoressa Maria Gloria Alcover Lillo, omeopata di fama internazionale nonché mèntore della dottoressa Durando; la dottoressa Alcover Lillo sarebbe infatti colei la quale avrebbe consigliato all'allieva la linea "terapeutica" da seguire per la cura del melanoma di Marina Lallo e l'avrebbe anche visitata personalmente in due occasioni.[²]
Ciò che lascia interdetti è come ciarlatane pericolose come le due dottoresse in questione siano libere di di poter esercitare ancora la professione, come si evince dagli screenshot effettuati al momento della stesura di questo articolo[³].



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[¹] ref.: https://goo.gl/GBpB46
[²] ref.: https://goo.gl/PrNJnD
[³] il problema sembra dovuto ad un mancato aggiornamento del database Fnomceo; le due dottoresse dovrebbero effettivamente essere state radiate.

giovedì 10 maggio 2018

Il lavaggio epatico è una truffa pericolosa

La Dott.ssa Hulda Clark
Il lavaggio epatico è tra le tante pratiche truffaldine che galleggiano nella melma delle pseudoscienze, potenzialmente tra le più pericolose.


L'invenzione di questo rito stregonesco che pomposamente viene definito "protocollo terapeutico" si deve alla biologa, zoologa e naturopata (strano,
Andreas Moritz
eh?) statunitense Hulda Clark e a tal Andreas Moritz, insegnante di ayurveda, shiatsu, iridologia, tecniche di ringiovanimento e medicina vibrazionale (sic!), morto nel 2012 in circostanze misteriose all'età di 54 anni (evidentemente con lui le medicine alternative non hanno funzionato).

Il lavaggio epatico consiste nell'assunzione - ad intervalli regolari durante la giornata - di 4 bicchieri d'acqua, sale inglese, olio d’oliva, succo di pompelmo, aglio e pepe di Caienna. Lo scopo dell'intruglio dovrebbe essere quello di depurare il fegato eliminando i calcoli biliari che, secondo Moritz, si formerebbero nei dotti epatici (anziché nella cistifellea, come è noto) per poi risalire nella cistifellea attraverso i dotti cistici. Tale affermazione è destituita di ogni fondamento, come qualunque medico può affermare, senza scivolare nel coledoco e generare dolorose coliche biliari.