mercoledì 24 ottobre 2018

Di Grillo, dell'autismo e della miseria umana


La risposta a cui ci riferiamo è questa:
Lettera aperta di due giovani Asperger a Beppe Grillo.
Gentile Sig. Grillo,
Siamo Andrea e Marta, amministratori della pagina Istituto di Provvidenza Grammaticale. Siamo due ragazzi laureati, ventenni, lavoratori. E Asperger. Date le sue dichiarazioni, riteniamo necessarie alcune puntualizzazioni, forse proprio in virtù della condizione che viviamo quotidianamente e che lei, ieri, ha avuto modo di denigrare in pubblica piazza, fra le risate dei suoi... supporter (?). Cominciamo.
La sindrome di Asperger non è una "malattia nevrotica"; in effetti, alcuni ricercatori sostengono che tale sindrome si configuri solo come uno stile cognitivo differente dalla media della popolazione.
"L'autismo non lo riconosci". È vero, i casi in cui l'autismo non è riconoscibile, però, sono determinati dal fatto che il soggetto autistico è riuscito, a costo di un grande sforzo, a sviluppare delle strategie di adattamento ad un comportamento neurotipico, che ad oggi risulta essere maggioritario. Il costo di tale adattamento è a lei sconosciuto... e come risulta evidente dalle sue dichiarazioni, non avverte l'urgenza di comprenderlo.
"L'autismo è la malattia del secolo". Le sfugge una differenza fondamentale fra "epistemologia" e "ontologia". Il fatto che la sindrome di Asperger sia stata identificata recentemente non significa che prima questa non esistesse. Sono concetti difficili, ce ne rendiamo conto. Confidiamo nel fatto che uno dei suoi filosofi Asperger possa agevolmente spiegarle questa differenza.
"Per esempio è la sindrome di Asperger" non si dice, è grammaticalmente scorretto. "C'è pieno di questi filosofi" anche.
"...non capiscono che l'altro non sta capendo". Indubbiamente, alcuni Asperger possono riscontrare delle difficoltà nella comprensione dell'altro. Sfortunatamente, noi due l'abbiamo compresa molto bene. Come l'esempio dimostra, a volte comprendere il prossimo non è affatto qualcosa di positivo. Tuttavia, come la nostra pagina dimostra, a volte gli autistici sanno farsi comprendere e sanno anche far divertire. Talvolta meglio di alcuni comici.
"...fanno esempi che non c'entrano un ca**o con quello che sta dicendo". La invitiamo a non generalizzare; se ha riscontrato qualche problema nella comprensione dei quesiti posti nella rivista "Settimana Enigmistica", questo non vuole necessariamente dire che essi siano sbagliati o fuori luogo. Come l'esempio suggerisce, talvolta la mancata comprensione non è dovuta a carenze espressive del nostro interlocutore, ma ad una nostra carenza cognitiva.
"...hanno quel tono sempre uguale". Io (Andrea) studio doppiaggio. Sono discretamente bravo e spero di intraprendere questa carriera in un futuro. Ritengo addirittura che la mia capacità espressiva sia direttamente legata alla mia forma d'autismo. Come questo caso può dimostrarle, generalizzare è sempre sbagliato.
Ad ogni modo, nonostante alcuni Asperger abbiano problemi in tal senso, non vediamo l'aspetto comico di tutto ciò. Riteniamo preferibile un tono monocorde al fatto di urlare e sudare come maiali durante l'esercizio della propria professione.

In ultima istanza, ci siamo sentiti profondamente offesi da quanto lei ha dichiarato. C'è una sostanziale differenza fra noi e lei. Noi abbiamo affinato, con grande impegno, le nostre capacità di interazione con gli altri. Siamo perfettibili e, aggirati gli ostacoli che caratterizzano la nostra condizione, non restano che aspetti indubbiamente positivi.
Lei no, non è perfettibile.

Andrea e Marta
Amministratori IPG

sabato 20 ottobre 2018

L'irresistibile passione di Marcello Foa per la bufala

Marcello Foa e George Soros
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È durata online meno di dieci minuti la nostra replica al post di Marcello Foa, il neo-presidente della RAI, in cui, con una delle sue ben note arrampicate sugli specchi, cercava inutilmente di porre una pezza alla sparata (lanciata in un'intervista al quotidiano israeliano Haaretz) secondo la quale "un enorme numero" di parlamentari Ue, inclusa "l'intera delegazione del Pd", sarebbe finanziata dal miliardario George Soros. A supporto di quest'affermazione Foa cita un documento di Open Society Foundations in cui, però, non si fa alcun riferimento al finanziamento a vantaggio di qualsivoglia partito politico europeo.
La nostra risposta a Foa
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Probabilmente il presidente della maggiore industria culturale italiana non legge i documenti che pubblica.

Nella precisazione di Foa il termine "finanziamento" è scomparso per lasciare il posto ad una più rassicurante "vicinanza", ma la sua improvvida uscita sul quotidiano israeliano ha scatenato la reazione sdegnata degli europarlamentari del PD, che hanno preannunciato nei suoi confronti una querela per diffamazione.
Al momento sono 2363 le organizzazioni finanziate dalla Open Society, l'elenco completo, con l'importo delle relative donazioni, è disponibile qui.

giovedì 18 ottobre 2018

Le grandi battaglie del Codacons

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La vicenda della bottiglia di acqua Evian sponsorizzata da Chiara Ferragni e posta in vendita a 8 euro ci aveva appassionati quanto una partita di curling quando, all'improvviso, un'alzata di genio di Carlo Rienzi (sì, proprio quello che chiedeva la radiazione di Roberto Burioni) ci ha fatti ricredere.

Avvocato, perché non impiega il suo tempo in occupazioni più proficue e consone ad un uomo della sua età? Ad esempio, non ha visto quanti bei cantieri necessitano di un'assidua sorveglianza?

sabato 13 ottobre 2018

Scie chimiche, non solo Marcianò

La denuncia al Prefetto
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Con la lettera-denuncia (foto a lato) recapitata al Prefetto di Trieste, l'UHRTA (United Human Rights Trieste Association) rilancia l'allarme sulla sempiterna bufala delle scie chimiche.
A supporto delle proprie farneticazioni l'associazione triestina sciorina una serie di link ai ben noti siti di bufale complottiste che abbiamo confutato punto su punto. In calce all'articolo abbiamo messo gli screenshot del thread.
Riportiamo di seguito la nostra risposta per la comodità di avere i link immediatamente disponibili.

venerdì 5 ottobre 2018

Aiutiamo Straker (puppa) a raggiungere quota 1561

Darwin approva

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Link all'articolo del Fatto Quotidiano.

Ventun anni portati benissimo

Questa è arrivata qualche ora fa su Messenger.

Come ci spiega Paolo Attivissimo in quest'articolo, l'origine di quest'hoax risale nientemeno che al 1997; la variante dell'avvocato (ciè quella dell'immagine) è stata introdotta nel 2008:

-- cite: [https://goo.gl/PyGFto] --

Datazione e origini


Il messaggio ricevuto
via Messenger
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Le prime segnalazioni di questo caso sono giunte al Servizio Antibufala a maggio 2002.
Una volta tanto si sa esattamente da dove è partito quest'appello. Come raccontato in un gustoso articolo di Wired di giugno 2004, il suo autore è Bryan Mack, all'epoca studente nell'Iowa. Rintracciarlo è stato possibile grazie alla diligenza di Martin Miller, studente della University of Houston nonché archivista dilettante di Internet, che aveva conservato ogni copia di quest'appello ricevuta nell'arco di sette anni e aveva pubblicato la propria collezione su Internet. La copia di più vecchia data (18 novembre 1997) contiene appunto il nome di Bryan Mack.
Mack ha ammesso di essere l'autore, e che l'appello è nato come burla fra amici. Un suo collega aveva appena ricevuto uno dei soliti e-mail che promettono metodi improbabili per fare soldi in fretta, e Mack pensò che si potesse fare di meglio. Tre minuti dopo aveva confezionato il testo originale dell'appello:

martedì 2 ottobre 2018

Quattordici minuti

Sono quelli necessari alla visione di questo video dell'economista Michele Boldrin.
Godetevelo magari in pausa pranzo, ma non credo che vi aiuterà a digerire quella cotoletta fritta nello strutto.

 

Michele Boldrin


Pubblicato il 29 set 2018
Breve illustrazione della teoria e dell'evidenza empirica sul  moltiplicatore della spesa fiscale.

Gli articoli menzionati nel video si trovano a questi due indirizzi:
https://goo.gl/TjVHRj
https://goo.gl/jd2XBx

'A sciacazzaro, facce Tarzan!

Click per ingrandire

Sono commoventi la dedizione e lo sprezzo del ridicolo che questi moderni cavernicoli dedicano alla Causa.
Adattabili come giunchi al tornado resistono imperterriti alla chimica, alla fisica, alla meteorologia, alla logica.
Siamo alle solite: due velivoli volano ad altitudini differenti per migliaia di metri, le loro scie di condensazione hanno comportamenti differenti a causa delle differenti condizioni atmosferiche? Ma quando mai! Uno dei due (quello che vola più basso) ci sta irrorando con veleni che ci impediranno di vivere fino a centocinquant'anni!

Per saperne di più sulle scie di condensazione vi consigliamo l'ottimo blog di Riccardo Deserti, Lo spiegone della sera, che trovate anche qui a lato nel nostro blogroll.

Per rimanere aggiornati sui deliri di questi mentecatti: Le scie chimiche sono una cazzata, Protesi di Complotto, NWO Italia, Task Force Butler.