sabato 20 ottobre 2018

L'irresistibile passione di Marcello Foa per la bufala

Marcello Foa e George Soros
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È durata online meno di dieci minuti la nostra replica al post di Marcello Foa, il neo-presidente della RAI, in cui, con una delle sue ben note arrampicate sugli specchi, cercava inutilmente di porre una pezza alla sparata (lanciata in un'intervista al quotidiano israeliano Haaretz) secondo la quale "un enorme numero" di parlamentari Ue, inclusa "l'intera delegazione del Pd", sarebbe finanziata dal miliardario George Soros. A supporto di quest'affermazione Foa cita un documento di Open Society Foundations in cui, però, non si fa alcun riferimento al finanziamento a vantaggio di qualsivoglia partito politico europeo.
La nostra risposta a Foa
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Probabilmente il presidente della maggiore industria culturale italiana non legge i documenti che pubblica.

Nella precisazione di Foa il termine "finanziamento" è scomparso per lasciare il posto ad una più rassicurante "vicinanza", ma la sua improvvida uscita sul quotidiano israeliano ha scatenato la reazione sdegnata degli europarlamentari del PD, che hanno preannunciato nei suoi confronti una querela per diffamazione.
Al momento sono 2363 le organizzazioni finanziate dalla Open Society, l'elenco completo, con l'importo delle relative donazioni, è disponibile qui.

Chi è Marcello Foa, il giornalista col vizietto della bufala

Il neo-presidente della Rai Marcello Foa è fresco di premio "Oriana Fallaci", istituito da Armando Manocchia, l'integralista cattolico deus ex machina di Imola Oggi, fabbrica di fake news a sfondo xenofobo e razzista come quella relativa alle donne cristiane rapite dall’ISIS e vendute al mercato di Mosul, la presunta foto dei cristiani massacrati in Nigeria, la bambina yazidi cristiana che sarebbe stata stuprata e ingravidata dai militanti dell’ISIS e via bufalando.

Siccome tra pallonari ci s'intende, anche il neo-presidente della Rai non s'è certo fatto mancare nulla in fatto di bufale; eccone qualcuna:
  • Attenzione: stanno tentando di rovesciare Trump!
    La fonte era Paul Craig Roberts, ex sottosegretario al Tesoro con Ronald Reagan, già noto - ad esempio - per aver sostenuto la teoria dell'inside job in occasione dell'attentato alle Torri Gemelle e di quello alla sede di Charlie Hebdo e per aver contribuito a diffondere la bufala secondo la quale gli Stati Uniti avrebbero "esportato" il virus Ebola in Africa per aprire la strada all'insediamento di basi militari nel Continente.
  • L'america allerta 150mila riservisti. Guerra in vista?
    L'articolo cita Mike Cernovich, un complottista statunitense appartenente all'estrema destra nazionalista, già noto per essere uno degli autori della teoria del Pizza Gate, la presunta rete di pedofili organizzata dal Partito Democratico.
  • La polizia tedesca ordina: non dite la verità sul terrorismo islamico
    Il riferimento è ad un inesistente documento riservato della polizia tedesca secondo il quale sarebbero dovute essere insabbiate le prove relative ad eventuali attentati dell'ISIS, articolo poi ritrattato. La notizia è stata debunkata da Butac.
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    Hillary Clinton avrebbe partecipato a cene sataniche assieme ad un’artista (Marina Abramovic) "famosa per utilizzare per le proprie opere una vernice composta da sangue di maiale, sperma, urina e latte di donna" (citando un articolo di Maurizio Blondet, altro cazzaro Doc, che a sua volta citava un articolo del sito ultracomplottista InfoWars); la notizia era inventata di sana pianta.
  • In questo video (dal min 5:54) Foa cavalca le istanze no-vax scatenando le ire di Roberto Burioni, che sul proprio profilo Facebook scrive:
    «La diffusione di bugie pericolose, soprattutto quando si parla di salute, è una cosa gravissima. A causa di queste bugie molte persone fanno scelte sbagliate, non si curano, non vaccinano i figli. La conseguenza di questo è la morte di alcune persone. Il neo-presidente della RAI, Marcello Foa, in questa intervista inanella - parlando di vaccini - una serie di menzogne inqualificabili.»

  • Perché il Pd vuole suicidarsi con lo Ius Soli? Forse una ragione c’è, inconfessabile.
    Le unghie smaltate di Josefa
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    La "ragione inconfessabile", svelata in quest'articolo dello scorso novembre, è che il PD vorrebbe così compiacere il tentacolare George Soros, il miliardario che tanto piace ai progressisti e che - soprattutto - popola da sempre i sogni dei complottisti di tutto il mondo. L'articolo Foa è infarcito di condizionali e non vengono citate le fonti, ma tutto farebbe pensare che la musa ispiratrice sia Francesca Totolo, pasionaria sovranista e sedicente "ricercatrice indipendente" (l'etichetta di cui son soliti fregiarsi i cazzari) autrice della famosa bufala delle unghie smaltate di Josefa, la migrante tratta in salvo dalla nave dell'Ong Open Arms.
Insomma, niente male per l'ex firma de Il Giornale, ex manager del Corriere del Ticino e docente di Comunicazione e Giornalismo, ora Presidente della maggior azienda culturale del Paese, grazie all'amicizia con il vicepremier Matteo Salvini. Marcello non è comunque l'unico Foa miracolato dal Ministro dell'Interno: il giovane rampollo Leonardo è infatti approdato alla Corte di Sua Felpità in qualità di addetto alla comunicazione.
Il profilo Linkedin di Leonardo Foa
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