«La Caseina Provoca il Cancro nei Bambini e negli Adulti»
A (ri)lanciare, per l'ennesima volta, l'allarme è il prestigioso sito di divulgazione scientifica salutepsicofisica.altervista.org[¹]
che cita - manco a dirlo - il best seller del nutrizionista T. Colin
Campbell "The China Study", pubblicato nel 2005 e basato su una ricerca
epidemiologica effettuata in Cina a cavallo tra gli anni '70 e gli anni
'80 conosciuta come "The China Project".
Lo studio di Campbell, pur contenendo
alcune informazioni corrette (ad esempio la correlazione tra il consumo
elevato di carni rosse e lo sviluppo di alcuni tumori), è zeppo di
inesattezze e ipotesi a dir poco fantasiose. Una di queste è la messa
sotto accusa della caseina, una proteina del latte, individuata tra le
principali cause dello sviluppo del cancro. Sulla base di questa
affermazione Campbell estende la cancerogenicità a tutte le proteine
animali. L'affermazione è parzialmente vera: effettivamente esiste una
relazione tra la caseina e lo sviluppo di alcuni tumori, ciò che lo
studio omette di dire è che la stessa relazione esiste per tutte le
proteine (comprese quelle di origine vegetale), tuttavia il consumo di
latte è scientificamente riconosciuto come fattore protettivo verso
patologie importanti (malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e,
guarda un po', molti tipi di tumore).
In sostanza lo studio di
Campbell ha preso in considerazione un'enorme mole di dati (367 diversi
tipi di dati e oltre 8.000 correlazioni fra essi e la salute della
popolazione) e questo permetterebbe a chiunque di poter affermare tutto e
il contrario di tutto. Con un'abile operazione di cherry picking lo
studioso ha inserito nel libro esattamente ciò che una certa categoria
di persone (vegani, vegetariani e salutisti in genere) volevano sentirsi
dire, riducendo uno studio potenzialmente interessante ad una mera
operazione commerciale con tanto di registrazione del marchio,
produzione di merchandising e commercio di prodotti alimentari ispirati
ai consigli nutrizionali contenuti nel libro.
La comunità scientifica internazionale ha bocciato lo studio sia per i
numerosi errori metodologici che per le molte conclusioni errate a cui
giungeva: applicando, ad esempio, la dieta di Campbell ai topi sì è
riscontrato un significativo aumento dei tumori epatici a causa della
scarsa capacità dell'organismo di eliminare le tossine per via delle
carenze nutrizionali.
La più importante revisione in chiave
statistica di The China Study è quella effettuata da Denise Minger[²]
che, partendo da una serie di rielaborazioni statistiche dei dati
analizzati da Campbell, ne smonta punto per punto le conclusioni
provocando la risposta[³] da parte dello studioso statunitense.
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[¹] ref.: https://goo.gl/C45896
[²] ref.: https://goo.gl/w69GH4 (Pdf)
[³] ref.: https://goo.gl/yFPqTj (Pdf)
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