domenica 27 maggio 2018

The China Study: una bufala immortale

«La Caseina Provoca il Cancro nei Bambini e negli Adulti»



A (ri)lanciare, per l'ennesima volta, l'allarme è il prestigioso sito di divulgazione scientifica salutepsicofisica.altervista.org[¹] che cita - manco a dirlo - il best seller del nutrizionista T. Colin Campbell "The China Study", pubblicato nel 2005 e basato su una ricerca epidemiologica effettuata in Cina a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80 conosciuta come "The China Project".
Lo studio di Campbell, pur contenendo alcune informazioni corrette (ad esempio la correlazione tra il consumo elevato di carni rosse e lo sviluppo di alcuni tumori), è zeppo di inesattezze e ipotesi a dir poco fantasiose. Una di queste è la messa sotto accusa della caseina, una proteina del latte, individuata tra le principali cause dello sviluppo del cancro. Sulla base di questa affermazione Campbell estende la cancerogenicità a tutte le proteine animali. L'affermazione è parzialmente vera: effettivamente esiste una relazione tra la caseina e lo sviluppo di alcuni tumori, ciò che lo studio omette di dire è che la stessa relazione esiste per tutte le proteine (comprese quelle di origine vegetale), tuttavia il consumo di latte è scientificamente riconosciuto come fattore protettivo verso patologie importanti (malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e, guarda un po', molti tipi di tumore).

In sostanza lo studio di Campbell ha preso in considerazione un'enorme mole di dati (367 diversi tipi di dati e oltre 8.000 correlazioni fra essi e la salute della popolazione) e questo permetterebbe a chiunque di poter affermare tutto e il contrario di tutto. Con un'abile operazione di cherry picking lo studioso ha inserito nel libro esattamente ciò che una certa categoria di persone (vegani, vegetariani e salutisti in genere) volevano sentirsi dire, riducendo uno studio potenzialmente interessante ad una mera operazione commerciale con tanto di registrazione del marchio, produzione di merchandising e commercio di prodotti alimentari ispirati ai consigli nutrizionali contenuti nel libro.

La comunità scientifica internazionale ha bocciato lo studio sia per i numerosi errori metodologici che per le molte conclusioni errate a cui giungeva: applicando, ad esempio, la dieta di Campbell ai topi sì è riscontrato un significativo aumento dei tumori epatici a causa della scarsa capacità dell'organismo di eliminare le tossine per via delle carenze nutrizionali.
La più importante revisione in chiave statistica di The China Study è quella effettuata da Denise Minger[²] che, partendo da una serie di rielaborazioni statistiche dei dati analizzati da Campbell, ne smonta punto per punto le conclusioni provocando la risposta[³] da parte dello studioso statunitense.
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[¹] ref.: https://goo.gl/C45896
[²] ref.: https://goo.gl/w69GH4 (Pdf)
[³] ref.: https://goo.gl/yFPqTj (Pdf)

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