lunedì 2 dicembre 2024

Crazy Puzza


Report riaccende i riflettori sull'intricatissimo verminaio dell'affaire Santanchè.
Il servizio, della durata di oltre un'ora (da 1:00:55 a 2:07:30)[¹], si apre con l'intervista a Mirko, figlio di Luca Ruffino, l'imprenditore che il 5 agosto 2023 si è tolto la vita, che attribuisce il gesto del padre alla débâcle finanziaria seguita alla decisione di investire in Visibilia - l'azienda editoriale della ministra #Santanchè - fino a diventarne il presidente. Nell'operazione sarebbero stati coinvolti, secondo Mirko Ruffino, anche il presidente del Senato #IgnazioLaRussa assieme ad altri personaggi del suo entourage, in particolare con Alberto Compagnoli, socio in affari di Marco Osnato, genero del fratello di La Russa.
L'inchiesta prosegue con l'intervista a Federico Vergari, ex direttore di PC Professionale, una delle testate del gruppo #visibilia, che ha ricostruito il calvario proprio e dei redattori del magazine per poter ricevere i compensi dovuti dall'editore, fino al definitivo tracollo del maggio 2022. A supporto delle dichiarazioni di Vergari Report ha trasmesso l'audio di una riunione coi redattori nella quale Daniela Santanchè dice testualmente: «Ho voluto fare questa riunione perché stiamo riorganizzando la nostra casa editrice. Spero che venerdì firmeremo anche con i tre giornalisti di Visto. Per farvela breve, stiamo facendo un accordo per il quale loro avranno il 50% dello stipendio ma lavoreranno il 100%». Di quel 50% una parte avrebbe dovuta essere erogata dall'INPS in regime di contrattazione di solidarietà, cioè con lo stesso escamotage adottato durante l'emergenza Covid per il quale Daniela Santanchè, il compagno Dimitri Kunz e le due società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria sono sotto processo a Milano per truffa ai danni dell'Inps, costituitasi parte civile.

U
na gestione, quindi, più che allegra quella della ministra del Turismo, che ha dovuto chiamare in soccorso suo e di Dimitri Kunz gli amici più fidati, tra i quali spicca Flavio Briatore, che nel 2021 acquistò - secondo Report - le quote del Twiga in mano alla ministra e al compagno per un milione di euro da versare nelle casse del gruppo Visibilia, debitore nei confronti del fisco di 984mila euro e sotto inchiesta per falso in bilancio.

I
l servizio si conclude con una panoramica sugli affari della pitonessa - così la definisce Dagospia - in quel di Cortina, dove Briatore e Kunz gestivano insieme l'hotel El Camineto e dove la ministra da anni vorrebbe costruire un aeroporto sfruttando l'area sulla quale insiste un eliporto privato di proprietà di un oligarca russo stretto sodale di Putin, tale Viktor Kharitonin, che cura i propri affari tramite il suo prestanome, un imprenditore alberghiero kazako, Andrey Toporov, proprietario di diversi hotel nella località dolomitica.
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[¹] Link al video:
[https://bit.ly/3ZAKgrh]