venerdì 27 aprile 2018
Hamer continua ad uccidere, anche da morto
«Che male vuoi che faccia?»
Chissà quante volte abbiamo sentito rivolgerci questa domanda quando abbiamo affrontato una discussione con qualche seguace della cosiddetta "medicina alternativa".
Ryke Geerd Hamer[¹], il fondatore della Nuova Medicina Germanica, morto lo scorso luglio durante la sua latitanza dorata in Norvegia, era ricercato dalle polizie di mezza Europa per aver causato la morte di almeno 120 (ma potrebbero essere diverse centinaia) suoi pazienti.
Tullio Simoncini (radiato dall'Ordine dei Medici nel 2006, è stato condannato lo scorso gennaio a 5 anni e 6 mesi di carcere dal tribunale monocratico di Roma per l'omicidio colposo (aggravato dall'esercizio abusivo della professione medica) del 27enne Luca Ernesto Olivotto, catanese affetto da un tumore al cervello sottoposto ad una "cura" antitumorale a base di bicarbonato di sodio.
Gabriella Mereu, la santona radiata dall'Ordine dei Medici nel luglio dello scorso anno, fervente hameriana, omeopata, sedicente ideatrice della c.d. "Terapia Verbale" (in realtà un maldestro adattamento della psicomagia di Jodorowsky) continua imperterrita ad esercitare ed a turlupinare il prossimo coi suoi "colloqui privati" a margine delle sue conferenze, naturalmente a pagamento.
Ecco, quindi, che male fanno questi ciarlatani: approfittando della sudditanza psicologica di soggetti con patologie anche gravi li spingono a rifiutare le cure convenzionali a favore di pratiche a volte semplicemente inefficaci come l'omeopatia, altre volte addirittura stregonesche (come il "rito della medaglietta"[²] di Gabriella Mereu) al solo scopo di vuotare le tasche dei malcapitati che si affidano loro.
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[¹] cfr. "Dossier Hamer" di Ilario D'Amato, la più completa raccolta di documenti sull'ex medico tedesco disponibile qui: https://www.dossierhamer.it/
[²] [ref.: https://goo.gl/tGFZPQ]
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