giovedì 27 settembre 2018

Vaccini: l'ossimoro dell'obbligo flessibile

È una Ministra in evidente stato confusionale la Giulia Grillo che - intervistata l'altro ieri a "L'aria che tira" - ha inanellato una serie di supercazzole (non) spiegando il concetto secondo il quale
«lo strumento dell’obbligo va utilizzato in maniera intelligente, ovviamente obbligando i cittadini a vaccinarsi solo laddove è necessario. Sicuramente è necessario l’obbligo sul morbillo, a differenza di altre patologie per le quali è sufficiente la  come accade in altri Paesi. Penso, ad esempio, all’esavalente»
ritornando non solo su posizioni pre-Lorenzin, ma addirittura al pessimo DDL Taverna, ripitturato di fresco lo scorso mese di agosto col DDL M5S-Lega ma sostanzialmente immutato.




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Sarà felice come una pasqua Sua Felpità Matteo Salvini, che a giugno - dopo la nota sparata no-vax dai microfoni di Radio Studio 54 - dovette incassare la secca replica della Ministra che rivendicava l'esclusiva competenza del proprio dicastero in materia di politiche vaccinali.
Felice perché alla fine a passare è il suo concetto di "obbligo flessibile, felice per aver aggiunto al proprio carniere un altro tordo a cinque stelle, peraltro già ostaggio di un elettorato in larga maggioranza no-vax, che nelle ultime settimane l'ha ricoperta di insulti per il suo atteggiamento ambiguo in tema di obbligatorietà vaccinale.


Matteo Salvini a Radio Studio 54

Tutto tace sulla pagina Facebook Silvestri & Cossarizza, medici & scienziati, tutto tace sul profilo personale di Guido Silvestri, sulla pagina della senatrice Elena Fattori c'è soltanto la condivisione di un post di Pierluigi Lopalco che fa i complimenti alla prossima mammina-ministra. Eppure i due scienziati-politici pentastellati fino all'altro giorno non hanno mai mancato di far sentire la loro voce contro le assurdità antiscientifiche del M5S (ad esempio qui e qui).

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