giovedì 6 settembre 2018

Vaccini: via dal "decreto milleproroghe" l'emendamento che eliminava il divieto di iscrizione per i bimbi non vaccinati.
E i no-vax salgono sulle barricate.

Alcuni dei commenti
sulla pagina Facebook
di Giulia Grillo
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No-vax scatenati sulla pagina Facebook della Ministra della Salute Giulia Grillo, rea di avere fatto retromarcia sull'emendamento al c.d. decreto milleproroghe, attualmente in discussione alla Camera, che rinviava all'anno scolastico 2019-2020 l'obbligo vaccinale per i bambini degli asili nido e delle scuole materne.
L'obbligo vaccinale è stato introdotto col cosiddetto Decreto Lorenzin, convertito in legge il 28 luglio 2017. Il rinvio era stato approvato in Senato lo scorso 3 agosto con 149 voti favorevoli, 110 contrari e un astenuto.
L'ex ministra Beatrice Lorenzin aveva aspramente criticato il provvedimento: «Ecco il governo del cambiamento: vittoria dei no-vax. Con un emendamento in affari costituzionali, senza dibattito parlamentare, senza che il Ministro Grillo abbia detto una parola, si decide del futuro della salute degli italiani».
Anche la senatrice del M5S e biologa di fama internazionale Elena Fattori aveva duramente espresso la propria contrarietà al rinvio: «Rispetto la scelta del mio gruppo ma per mia storia personale, professionale e dolorosamente di madre non posso fare altro che dissociarmi dal mio gruppo e esprimere un indignato voto contrario».

Alla decisione di ritirare l'emendamento hanno certamente contribuito le forti perplessità tra gli esperti del Ministero della Salute, dei rappresentanti della comunità scientifica e - non ultimi - dei presidi degli istituti scolastici, che in larga misura hanno rifiutato di applicare quanto previsto dalla circolare ministeriale in materia di autocertificazione, sostenendo che una circolare non può essere preponderante rispetto ad una legge.

In prima fila sul fronte no-vax sono schierati il Codacons (Coordinamento
Il presidente del
Codacons Carlo Rienzi
con Andrew Wakefield
e il senatore del M5S
Bartolomeo Pepe
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delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori) e il Comilva (Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di Vaccinazione).
Lo studio fraudolento di Andrew
Wakefield pubblicato da The Lancet
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Il filo conduttore che lega le varie realtà del variegato universo no-vax è lo studio, rivelatosi poi fraudolento, dell'ex medico britannico Andrew Wakefield. Nello studio, pubblicato nel 1998 dalla prestigiosa rivista medico-scientifica The Lancet e successivamente ritirato, si sosteneva il nesso di causalità tra l'autismo (e numerose altre malattie) e il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia); in realtà, oltre ad essere inficiato da gravi lacune di carattere metodologico ed etico, il suddetto studio era una vera e propria truffa ben architettata: Wakefield era stato pagato per alterare i risultati al fine di supportare una serie di cause giudiziarie intentate da un avvocato contro le case farmaceutiche produttrici dei vaccini.

L'articolo del Sunday Times
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Come rivelò un'inchiesta del reporter Brian Deer pubblicata nel 2004 dal Sunday Times (foto a lato), Wakefield era inoltre in evidente conflitto d'interessi perché progettava di produrre  egli stesso dei vaccini singoli in luogo di quello trivalente.

Stefano Montanari
e Antonietta Gatti
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Un altro dei cavalli di battaglia dei no-vax è lo studio condotto dalla ricercatrice Antonietta Gatti e dal farmacologo Stefano Montanari, titolari della Nanodiagnostics di Modena, pubblicato sulla rivista predatoria (cioè una rivista sulla quale si può pubblicare - a pagamento - qualsiasi sciocchezza) International Journal of Vaccines and Vaccination. Lo studio, secondo il quale i vaccini sarebbero inquinati da sostanze tossiche, è stato letteralmente fatto a pezzi dalla comunità scientifica. Qui le contestazioni mosse dall'immunologo Guido Silvestri alla ricerca condotta dalla coppia di nanopatologi.
Il Codacons, citando lo studio in questione, che «evidenzia una contaminazione da micro e nanoparticelle dei vaccini distribuiti dal nostro Servizio sanitario nazionale e il numero rilevante di morti, nonché di reazioni avverse gravi che stanno colpendo i bambini in questi mesi, potrebbe derivare direttamente dalla contaminazione da micro e nanoparticelle delle dosi di vaccini somministrati ai bambini» ha presentato lo scorso anno alla Procura della Repubblica di Catania un esposto-denuncia nei confronti del Ministero della Salute per omicidio colposo e commercio e somministrazione di medicinali guasti. Secondo il Codacons i vaccini sarebbero stati responsabili della morte di almeno tredici bambini. La risposta del Ministero non si è fatta attendere e l'associazione è stata denunciata nel dicembre scorso per procurato allarme, obbligando il Codacons ad una poco dignitosa retromarcia: «Per quanto riguarda i decessi sospetti di bambini degli ultimi mesi, non abbiamo mai affermato che tali morti siano sicuramente da attribuire alle vaccinazioni. In assenza di prove certe, mai ci sogneremmo di fare simili dichiarazioni. Ci siamo limitati a segnalare alla magistratura i casi di morti sospette degli ultimi mesi».

In conclusione non ci resta che esprimere la nostra soddisfazione per la sconfitta di quei concetti oscurantisti basati su credenze popolari al limite della superstizione e assolutamente smentiti, oltre che dalla scienza, dall'evidenza dei fatti.

1919 - Protesta della Lega Canadese Anti-vaccinista
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